L’acufene (tinnitus, in latino e in inglese) o tinnito è la percezione di un suono in assenza di una stimolazione acustica proveniente dall’ambiente esterno. Questo fenomeno percettivo è praticamente soggettivo (rari i casi oggettivi), ossia può essere avvertito solo dalla persona che ne soffre: gli individui che lo circondano non possono udirlo. Per questi motivi spesso l’acufene viene anche definito “suono fantasma”.
Può manifestarsi in diversi modi, sotto forma di suoni e rumori statici o più impulsivi. Ad esempio:
- Singole frequenze o toni che possono ricordare un fischio o un sibilo (spesso si riportano frasi del tipo: “Sento un fischio nelle orecchie”);
- Il rumore caratteristico di una pentola a pressione;
- Rumore statico tipico di una cattiva ricezione del segnale di trasmissione radiofonica o televisiva;
- Qualcosa che ricorda il mondo naturale degli insetti come le cicale, api o grilli;
- Risacca del mare;
- Ronzii (simili a quelli elettrici);
- Impulsi più o meno regolari come il pulsare del cuore o di elementi meccanici.
L’acufene si presenta all’improvviso, in una o in entrambe le orecchie e può essere temporaneo o permanente. Tuttavia è un disturbo soggettivo che a seconda del volume percepito, può risultare insopportabile tanto da recare un grave disagio generalizzato, un’alterazione della qualità della vita (in alcuni casi è una vera e propria tortura), che può sottrarre le ore del sonno, condizionare la capacità di concentrazione e i rapporti interpersonali.
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