Spesso la mente calcola, altera e limita chi sei ostacolando la felicità stessa. Non pensare ma impara ad aspettare. Sii paziente. Prima o poi qualcuno arriverà a farti visita. Chi è questo qualcuno? Non è importante saperlo. Non è necessario chiedersi o capire il perché. Sii pronto ad accogliere tutto quello che in te è racchiuso, senza farti domande. E’ perfettamente inutile chiedersi perché sei triste, arrabbiato, inadeguato, perso o perché ancora non sei giunto a ciò che ti sei ostinato a ottenere.
- Impara a dirti che non c’è nessun obiettivo che devi raggiungere. Impara invece a considerare tutte le tue sensazioni, anche quelle che ti fanno paura, guardandole ma senza schiacciarle. Più farai resistenza, maggiore diverrà il loro potere e ritorneranno a farti visita con una potenza molto superiore.
Noi ci rafforziamo e sentiamo la nostra vera via se non alteriamo le difficoltà che arrivano. Dobbiamo prenderne solo coscienza, in questo modo si innesca una vera trasformazione che muta tutto autonomamente. In questo processo energetico, gli stati di tensione e negatività sfociano in una nuova essenza, in una ritrovata felicità.
Tutto è vibrazione e ritmo. Dobbiamo imparare a percepire l’alternanza degli Stati del nostro essere. La felicità si manifesta tra l’alchimia degli stati. Essa non può e non deve essere costante perché è parte della pulsazione dell’essere. Tu sei un essere unico in continua evoluzione e mutazione. Tu sei parte di stati che si contraggono e si espandono per delineare il divenire della vita e dell’essere.
Ricorda che nulla è destinato a rimanere uguale a ciò che è.
Tu cambi in ogni istante. In ogni momento hai un’occasione di coscienza. Solo così puoi lasciar evolvere e raggiungere “il punto” più bello che ti viene concesso.
-> Prenditi una pausa. Preparati un buon tè.
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