Abbiamo introdotto cos’è l’acufene o tinnito, un sintomo per il quale vengono uditi dei “suoni fantasma” all’interno della testa (il suono o il rumore non proviene quindi dall’esterno). Può manifestarsi con volumi più o meno forti, pulsare o rimanere costante nel tempo. Il suono percepito può essere di molte specie: un fischio, un fruscio o combinazioni di suoni e rumori.
“Chi di noi non si è mai trovato a vivere almeno uno di questi fenomeni acustici per alcuni secondi su uno o entrambi gli orecchi?”. È sufficiente pensare a cosa accade subito dopo aver udito un rumore intenso o essere usciti da una sala da ballo.
Possiamo considerare che se gli acufeni si presentano occasionalmente o sono di breve durata (entro pochi minuti) non devono preoccuparci molto. Il problema serio è quando gli acufeni diventano cronici e permanenti, provocando fastidi tali da incidere sulla qualità della vita.
Cosa fanno le persone che per la prima volta avvertono per un tempo prolungato l’acufene?
Le persone che incontriamo ci riportano che le prime reazioni possono essere:
– trovare le cause che producono quei rumori in sorgenti sonore esterne: “proviene dal frigorifero? La radio è rimasta accesa o è mal sintonizzata? Questo rumore proviene dal vicino?” Una volta avvicinati al frigorifero o alla radio staccandone la spina, non vi è nessuna variazione percettiva, tutto rimane immutato e si incomincia a prendere consapevolezza che quel rumore è dentro di noi.
– Si chiede ai propri cari o agli amici presenti: “Ma tu senti questo rumore?”. La risposta implica la seconda fase di consapevolezza: “No, io non sento nulla”.
– Si corre fuori per prendere una boccata d’aria. Il rumore ambientale sembra attenuare la percezione del sintomo. Ci si chiede: “Che sia già passato?”. Si rientra in casa, si sceglie il luogo più silenzioso, ad esempio la camera o il bagno, ci si tappa le orecchie con entrambe le mani e qui si arriva allo stadio successivo di coscienza: “Nulla è cambiato, quei rumori sono ancora presenti”.
Forse è necessario sgranchirsi le spalle, muovere il collo e massaggiarsi le orecchie. Malgrado la ginnastica, quell’acufene fastidioso è ancora lì e ci si sente impotenti perché non lo si può controllare.
Cosa si può fare quindi?
Non farsi assalire dall’ansia, non serve proprio a nulla.
Non occorre sentirsi abbattuti: ci sono ancora delle possibilità!
Chiama il medico e prenota quanto prima una visita con l’otorino, questo è il primo passo. Ci sono molti test e approfondimenti che si possono fare per avere un quadro generale sul quale poter intervenire. Se ancora non l’hai letto, ti rimando ad altre informazioni utili a farti un’idea sull’acufene: cause dell’acufene, cosa fare in caso di acufene, trattamento dell’acufene.
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